Max Mara è tra i nomi più noti dello stile italiano, un marchio storico che da 55 anni è in continua crescita ed espansione in tutto il mondo, ma che non si è mai fatto scrupoli ad utilizzare pelliccia animale nelle sue collezioni. Negli anni questa azienda ha inoltre creato numerosi altri marchi, anche questi senza remore ad usare i cadaveri di animali scuoiati.
Vogliamo che le collezioni di tutti i marchi del Max Mara Fashion group diventino “fur-free” e cessino di diventare il motivo per cui vengono scuoiati centinaia di migliaia di animali in più ogni anno.
Quello che loro propongono come stile non è altro che una moda sanguinaria. Quel pelo che adorna i capi firmati Max Mara o Max&Co. era il manto di un animale, l’unico ad avere il diritto di indossarlo.
Un'industria senza scrupoli alleva e uccide ogni anno decine di milioni di animali per strappargli la pelle e trasformarla in capi di abbigliamento. Un’industria che si nasconde dietro al luccicante mondo della moda e dello spettacolo, che creano desideri volubili e allontanano gli individui dalla riflessione su ciò a cui stanno contribuendo con i loro acquisti.
Non possiamo non renderci conto che quello che vediamo nelle vetrine sono i resti di animali morti, uccisi per una moda inutile. Una moda per la quale esseri viventi diventano semplici oggetti, merci da allevare, scuoiare, esporre in vetrina, impacchettare. Gli animali sono invece esseri senzienti, capaci di emozioni e sensibili al dolore come gli umani, e come tali dovrebbero essere rispettati. E’ solo per ignoranza ed egoismo che le altre specie animali vengono considerate inferiori e sfruttate in nome del profitto o della vanità.
Negli ultimi anni campagne di protesta e di pressione su molte aziende hanno ottenuto un loro cambiamento di politica riguardo la produzione di inserti di vera pelliccia. Marchi e stilisti in tutto il mondo, così come grandi magazzini e ipermercati, stanno cessando la collaborazione con l’industria della pelliccia.
Anche in Italia un cambiamento è in atto e se il mercato della pellicceria pura è in netto calo risulta adesso più che mai necessario andare a cambiare le cose tra i marchi di moda e gli stilisti.
COSA E’ IL MAX MARA FASHION GROUP
La casa di moda Max Mara nasce a Reggio Emilia 55 anni fa, fondata da Achille Maramotti. Adesso l’azienda è in mano ai suoi tre figli: Luca, Maria Ludovica e Ignazio.
Maramotti Achille ha spostato i suoi interessi verso la finanza e infatti possiede quote di Unicredit, in cui siede anche nel consiglio di amministrazione. Max Mara Finance, società di investimenti della famiglia, è inoltre il principale azionista di Credem (Credito Emiliano), banca della quale Maramotti è vicepresidente del consiglio d’amministrazione.
Il gruppo Max Mara è costituito da una cinquantina di aziende e società disseminate per tutto il mondo, con più di 4.500 dipendenti e circa 2300 negozi a marchio proprio in 90 paesi diversi.
Oltre alla capogruppo, le più importanti per ricavi sono nell'ordine Marina Rinaldi, Marella, Maxima, Manifatture del Nord, Imax, e Diffusione Tessile.
Il Max Mara Fashion Group racchiude i seguenti marchi:
Max Mara
Max&Co.
Maxsport
Marina Rinaldi
Marella
Pennyblack
Newpenny
Persona
Iblues
PERCHE' MAX MARA FASHION GROUP?
La scelta dell’obiettivo per questa campagna non è casuale. Max Mara è uno dei nomi più noti nel panorama della moda italiana.. I negozi del MMFG nel mondo sono circa 2000, disseminati in 90 diversi paesi, e ne fanno uno dei più grandi gruppi di abbigliamento a livello internazionale. La loro sopravvivenza non dipende però dalla presenza di pelliccia nel catalogo e possono benissimo farne a meno, risparmiando così la vita a centinaia di migliaia di animali ogni anno.
Una scelta “fur-free” da parte di Max Mara e di tutti gli altri marchi del gruppo avrebbe inoltre una certa risonanza nella moda italiana e internazionale.
COSA PUOI FARE
E’ in corso una campagna internazionale di proteste contro Max Mara e tutti gli altri marchi del Max Mara Fashion Group. Questa campagna, come tutte le altre lanciate finora da AIP o da network internazionali contro le pellicce, si basa sulla pressione, sull’informazione e sul boicottaggio dell’azienda, e non avrà termine fino a che non ci sarà un impegno aziendale verso una politica senza pellicce.
La campagna ha necessariamente bisogno di individui interessati a lottare in prima persona per salvare gli animali vittime di questa industria sanguinaria e senza scrupoli. Ci sono molti modi in cui ognuno di voi può diventare importante per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questi sono solo alcuni:
-Impegnati innanzitutto a non comprare mai capi con inserti in pelliccia e non fare acquisti nei negozi del MMFG fino a che non saranno fur-free. Convinci anche tutte le persone che conosci a boicottarli.
- Diffondi la campagna. Puoi richiederci volantini da diffondere tra chi conosci o da mettere sui tavoli informativi.
- Fai sapere all'azienda che hai deciso di aderire al boicottaggio. Puoi mandare loro una lettera, una e-mail, un fax, fare una telefonata. Ognuna di queste comunicazioni per loro è un possibile cliente perso. Non sottovalutarne l'importanza.
MAXMARA FASHION GROUP
Via Giulia Maramotti, 4
42100 Reggio Emilia (RE)
Tel: 0522-3991
Fax: 0522-3993993
Capo Ufficio Stampa - Magnolia Laurenzi
laurenzi.m@maxmara.it
Responsabile Comunicazione - Larisa Fasi
proffice@maxmara.it
fasi.l@maxmara.it
Responsabile Comunicazione - Giorgio Guidotti
guidotti.g@mmfg.it
Altre Mail:
info@maxandco.com
franchisingita@maxandco.com
franchisingexp@maxandco.com
info@marella.it
otb.iblues@marella.it
info@marinarinaldi.it
Tutte le mail in blocco “Copia e incolla”:
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Lettera Tipo:
Spett.le Max Mara Fashion Group,
Con questo messaggio voglio esprimere il mio sostegno alla campagna di protesta nei confronti della presenza di capi contenenti inserti di vera pelliccia nelle collezioni dei alcuni dei vostri marchi.
Vi ricordo che ogni anno decine di milioni di animali vengono allevati in condizioni orribili e uccisi brutalmente per potergli strappare il manto e trasformarlo in inserti, sciarpe, cappucci o giacche come quelle prodotte da alcuni dei vostri marchi.
Molte aziende hanno cessato di produrre e vendere inserti di vera pelliccia, tra cui tutti i grandi magazzini italiani e decine di marchi e stilisti a livello internazionale. Ritengo che la stessa scelta etica sia un passo che anche Voi dovreste fare, proponendo abbigliamento che sia privo di questa brutale crudeltà.
Fino al momento in cui non sarà resa pubblica una simile decisione mi impegno a partecipare alla campagna di protesta e boicottaggio nei confronti di tutti i Vostri negozi e a diffonderla il più possibile tra tutte le persone di mia conoscenza.
…. Nome
Fonte: AIP
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